Banca dati progetti e interventi di Prevenzione e Promozione della Salute
CONTRASTO AL DISTURBO DA GIOCO D'AZZARDO
Regione Lombardia ATS Val Padana
Progetto avviato nell’anno 2017 - Ultimo anno di attività : 2018

Abstract
  • Obiettivo generale
    • Il gioco d'azzardo, in diverse forme, ha rappresentato un'attività di divertimento e svago anche per le passate generazioni. La percezione della pericolosità del gioco d'azzardo per gli aspetti socio-economici e per la salute era sancita dalla sua classificazione tra le attività illegali, eccetto per le rare lotterie gestite direttamente dallo Stato o per i pochi Casinò autorizzati. Ma la situazione è molto mutata, nell'ultimo decennio il gioco d'azzardo ha assunto in Italia dimensioni preoccupanti per l'elevato numero di persone che lo praticano e tra questi anche molti giovani. L' accessibilità a questo tipo di gioco è facilitata dalla promozione attraverso numerose campagne pubblicitarie, realizzate attraverso i mezzi di comunicazione e dall'elevato numero di luoghi presenti sul territorio ove è possibile cimentarsi con giochi e scommesse che promettono il trionfo e la ricchezza.
      Per molte persone l'esperienza del gioco d'azzardo non rappresenta solo un momento di svago, di competizione con la sorte e di eccitazione piacevole, ma supportato da un atteggiamento responsabile, in molti casi diventa un comportamento reiterato e compulsivo che può compromettere l'equilibrio personale, familiare, lavorativo e finanziario. Il DSM V, ovvero l'ultima edizione del Manuale Diagnostico Statistico dell'Associazione Psichiatrica Americana (APA), strumento di riferimento internazionale per la definizione dei criteri diagnostici inserisce il "gambling disorder", disturbo da gioco d'azzardo, nel capitolo più ampio dei disturbi correlati all'uso di sostanze o altre forme di dipendenza, collocandolo nella sottocategoria di "dipendenza sine substantia", non correlata cioè all'uso e abuso di determinate sostanze, legali o illegali
      Tali aspetti di ordine sanitario sono stati considerati anche nel recente testo del DPCM sui LEA , che all' Art. 28 "Assistenza sociosanitaria alle persone con dipendenze patologiche" precisa: "1. Nell'ambito dell'assistenza territoriale, domiciliare e territoriale ad accesso diretto, il Servizio sanitario nazionale garantisce alle persone con dipendenze patologiche, inclusa la dipendenza da gioco d'azzardo………. la presa in carico multidisciplinare e lo svolgimento di un programma terapeutico individualizzato che include le prestazioni mediche specialistiche, diagnostiche e terapeutiche, psicologiche e psicoterapeutiche, e riabilitative necessarie e appropriate nei seguenti ambiti di attività ……"
      Alla luce di queste considerazioni Regione Lombardia ha predisposto iniziative volte a contrastare questo fenomeno attraverso interventi di sensibilizzazione, di prevenzione e di cura, delegando le ASL prima, ora le ATS ed ASST alla loro realizzazione, favorendo iniziative di rete che vedono coinvolte le principali Istituzioni e gli Enti del terzo settore.
  • Analisi di contesto
    • Il fenomeno del GAP con le sue ricadute sociali, familiari ed economiche, solo recentemente è diventato oggetto di analisi e di ricerca. Il Parlamento ha pubblicato nell'anno 2015 la relazione aggiornata sul tema delle dipendenze da droghe, all'interno della quale trova spazio un'analisi sul gioco d'azzardo: i due comportamenti vengono affrontati assieme, poiché secondo i dati clinici l'eziopatogenesi del GAP è assimilabile a quella della dipendenza da sostanze. Una interessante associazione è stata trovata tra frequenza della pratica del gioco d'azzardo e consumo di sostanze che evidenzia una correlazione lineare tra le due condizioni sia nella popolazione giovanile (15-19 anni) sia in quella generale (15-64 anni).
      Un aspetto importante, come mette in evidenza la relazione parlamentare, è la mancanza di dati statistici completi ed esaurienti sulle persone che soffrono di questo disturbo, pertanto i riferimenti quali-quantitativi che vengono forniti in diversi contesti sono il frutto di stime, desunte dagli elementi di conoscenza di cui si è in possesso.
      L'incidenza del GAP sulla popolazione non è un dato semplice da ricavare, anche perché il confine tra il comportamento fisiologico, per cui il gioco è considerato come attività ricreativa e piacevole ed accettata socialmente e quello francamente patologico, non è sempre ben delineato e passa attraverso uno stato intermedio, il cosiddetto gioco d'azzardo problematico, caratterizzato da un aumento del tempo e delle spese dedicati al gioco con vincite in denaro, con comportamento a rischio per la salute e necessità di diagnosi precoce ed intervento.
      Attualmente, in Italia, l'Istituto Superiore di Sanità stima in 18 milioni gli adulti che giocano e, di questi, 1,5 milioni sono giocatori problematici (ISS 18/10/2018). Il decreto legge 13 settembre 2012, n. 158 (Decreto Balduzzi), convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012, n. 189 prevede che i cittadini italiani possano essere curati per GAP (gioco d'azzardo patologico) presso i servizi dipendenze presenti in tutte le Aziende Sanitarie.
      Si inizia in questi tempi a strutturare un sistema di sorveglianza, nazionale e regionale, che ci permetta di monitorare il tema del gioco d'azzardo e del gioco d'azzardo patologico.
      Tutt'ora si fa riferimento al lavoro svolto da Serpelloni Giovanni (Italian Journal on Addiction, Vol. 2 Numero 3-4, 2012), che stima sul totale della popolazione italiana la presenza di giocatori d'azzardo patologici tra lo 0,5% ed il 2,2% (302.093 - 1.329.211).
      Dal progetto ESPAD®Italia vediamo che il gioco tra i minori è in leggero calo: si è passati dal 47% di adolescenti giocatori negli anni dal 2009 al 2011 a meno del 40% nel 2017: il fenomeno coinvolge dunque circa un milione di 15-19enni. Si registra anche un calo dei giocatori con un profilo di gioco definibile a rischio e problematico: i primi sono passati dal 14-15% degli anni 2009-2010 all'11% nel 2016, mentre negli stessi anni i problematici sono scesi dal 9% all'8%", spiega Molinaro. "Il 58% dei giovani giocatori nell'ultimo anno ha giocato non più di una volta al mese, il 24% meno di una volta a settimana, il 7% con ancora maggiore assiduità. A essere coinvolti sono maggiormente i maschi, 50% contro il 30% delle coetanee, e le prevalenze in entrambi i generi crescono progressivamente con l'età, passando dal 34% dei 15enni al 40% dei 17enni, fino al 47% dei 19enni.
      Nel 2015 gli italiani hanno speso nel gioco d'azzardo circa 88 miliardi di euro. Nel 2016 abbiamo avuto un incremento dell'8% passando ad un giocato di 95 miliardi di euro (fonte Agipronews - Vita.it) e nel 2017 si parla di un ulteriore incremento pari a circa 101 miliardi di euro giocati.
      L'insieme di queste informazioni rendono evidente la necessità di intraprendere iniziative per contrastare il fenomeno. Sul territorio di ATS Val Padana abbiamo una presenza diffusa di esercizi dove poter giocare d'azzardo, circa uno ogni 700 abitanti. Al primo posto i bar, poi le tabaccherie, le sale da gioco e le sale scommesse. Non mancano alberghi e ristoranti.
      A ciò si aggiunga il gioco d'azzardo on line al quale si può accedere in qualunque luogo ed a qualunque ora. Per contrastare il gioco d'azzardo così realizzato, la prevenzione passa attraverso un più ampio intervento educativo che metta in luce le potenzialità creative di internet, al posto del suo uso compulsivo.
      Tutto ciò premesso, considerata la trasversalità del fenomeno, si ritiene non sia facile individuare specifici destinatari a cui dedicare interventi di prevenzione, pertanto le azioni proposte hanno un ampio spettro di destinatari e di azioni attuate.
      Ci si è orientati ad interventi di sensibilizzazione, di informazione e di formazione realizzati in diversi contesti a partire dal 2014.
  • Metodi e strumenti
    • Già nel 2014 le ASL di Mantova e Cremona hanno iniziato a collaborare per affrontare il tema del gioco d'azzardo patologico secondo strategie ed obiettivi comuni. La DGR X/856 del 25 ottobre 2013 (misura 5 - azione 1) prevede che le ASL coordinino l'azione di "sensibilizzazione ed informazione della popolazione" sul gioco d'azzardo patologico, mediante l'organizzazione di interventi di prevenzione specifici in contesti scolastici, nel mondo del lavoro e presso gli ambiti di aggregazione.
      E' tuttora attiva la pagina su Facebook (IL PIATTO PIANGE), dove sono raccolti video esplicativi del fenomeno GAP (a cura di "Fate il nostro gioco"), video che ripropongono una lettura emotiva e relazionale (a cura di "Teatro Magro") e la documentazione delle diverse attività in corso sul territorio.
      Pur non essendo aggiornata la pagina ha più di 32mila followers ed alcuni dei video citati vantano migliaia di visualizzazioni e condivisioni.
      Nei confronti della popolazione adulta vengono proposti momenti di informazione e sensibilizzazione, in collaborazione con al rete territoriale, o di formazione su target specifici. Per i giovani, in ambito scolastico, ci si adopera per creare connessioni e visibilità dei programmi preventivi regionali che mirano a rafforzare le competenze sociali e di vita, anche attraverso la Educazione tra Pari.
  • Valutazione prevista/effettuata
    • valutazione quantitativa
  • Note
    • Al fine di incrementare i determinanti di salute e di ridurre i fattori di rischio comportamentali, rivestono particolare importanza i programmi di provata efficacia quali "Life Skills Training Program", "Unplugged", "Peer Education", "Pedibus".
      In relazione al contenimento del fenomeno del gambling ed educazione alla legalità, alla prevenzione e al contrasto del GAP (gioco d'azzardo patologico), si è data disponibilità alla realizzazione di iniziative ed incontri di sensibilizzazione, in collaborazione con le diverse realtà del territorio, anche in ambito scolastico con la modalità assembleare (più classi riunite), utile a rafforzare le attività in corso relative ai Programmi regionali già citati.
      Sono stati stretti accordi di partenariato con i Comuni (otto sul territorio di ATS) che hanno partecipato al bando regionale sul contrasto al gioco d'azzardo, bandi che prevedono interventi di sensibilizzazione e di informazione sia in ambito scolastico che in target specifici di popolazione.
Tema di salute prevalenteTemi secondariSettingDestinatari finali
DIPENDENZE
Gioco d'azzardo patologico (gambling)
Internet / nuove tecnologie / videogiochi
Luoghi del tempo libero
Ambienti di lavoro
Ambiente scolastico
Scuola
Operatori socio-assistenziali
Altri professionisti del settore pubblico
Minori
Giovani
Adulti
Anziani
Altro
Sovracomunali (distretti, asl, consorzi socio-assistenziali, province, ecc.)
Obiettivi specifici e interventi/azioni
Documentazione di progetto
Non presente
MandatiScuola PoloFinanziamenti
Piani locali / Aziendali di prevenzione e promozione della salute
 Leggi Regionali
Responsabili e gruppo di lavoroEnti promotori e/o partner
DRUSETTA VALTER (responsabile)
Educatore Prof.le
ATS della Val Padana
Email: promozione.salute@ats-valpadana.it
Telefono: 0376 334556
Azienda Sanitaria
ASST di Crema

Azienda Sanitaria
ASST di Cremona

Azienda Sanitaria
ASST di Mantova

Amministrazione Locale
Partnership - Bando Regionale Decreto 2379 del 7 marzo 2017: Comune di Gonzaga, Borgo Virgilio, Viadana, Quistello, Castiglione delle Stiviere, Cremona, Pandino, Gussola


Dors Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute