Banca dati progetti e interventi di Prevenzione e Promozione della Salute
Life skills in famiglia
Regione Lombardia ATS Brescia
Progetto avviato nell’anno 2019 - Ultimo anno di attività : 2019

Abstract
  • Obiettivo generale
    • Il progetto ha l'obiettivo di rafforzare le competenze dei genitori peer (genitori di alunni coinvolti nei programmi Life Skills Training per la scuola Primaria e Secondaria di primo grado), intesi come moltiplicatori dell'azione preventiva, nonché di consolidare la loro azione attraverso la formazione di nuovi genitori peer.

      Il progetto ha l'obiettivo formare genitori, secondo una metodologia peer to peer, al fine di renderli in grado di attivare percorsi di sviluppo delle competenze dei genitori di alunni coinvolti nei programmi Life Skills Training per la scuola Primaria e Secondaria di primo grado. Secondo la metodologia evidence based della peer education i genitori peer, una volta formati, diventano moltiplicatori dell'azione preventiva, consolidando con la loro azione verso altri genitori, le competenza di vita della comunità locale.
  • Analisi di contesto
    • La ricerca internazionale, nell'ambito degli interventi di prevenzione di comprovata efficacia a favore di preadolescenti e di adolescenti, individua la famiglia ed il suo coinvolgimento come uno dei contesti e dei soggetti di particolare e centrale importanza.
      Il National Institute of Drug Abuse fornisce precise linee guida utili ad una prevenzione efficace ed individua tra gli obiettivi dei programmi di prevenzione indirizzati alla famiglia "l'accrescere il collegamento e le relazioni familiari, anche attraverso la promozione delle capacità genitoriali di sostegno ai figli, della comunicazione genitori-figli e del coinvolgimento parentale" (Preventing Drug Use Among Children and Adolescents. A research-based Guide for Parents, Educators, and Community Leaders- 2003).

      La valutazione degli interventi mostra la particolare efficacia degli interventi che promuovono il miglioramento delle abilità genitoriali, quali lo sviluppo, la discussione e l'applicazione delle norme familiari sull'abuso di sostanze, la formazione sui metodi educativi e l'informazione sulle droghe.
      Regione Lombardia ha recepito tali indicazioni considerando la famiglia tra i target e i contesti prioritari di intervento preventivo (Regione Lombardia, "Prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione generale – Linee guida Regionali", 2009) e ha posto tra gli obiettivi specifici della prevenzione universale "la valorizzazione delle competenze genitoriali e degli stili educativi che favoriscono apprendimenti e comportamenti orientati alla salute, oltre al raccordo della programmazione delle attività preventive previste in ambito scolastico con gli interventi realizzati dall'Associazionismo e dalle reti familiari".

      La famiglia, insieme al gruppo dei pari, rappresenta uno dei contesti all'interno dei quali i ragazzi definiscono il loro ruolo sociale. Secondo i dati HBSC del 2018 l'82% dei ragazzi dichiara di vivere con entrambi i genitori e il 13,5% con uno solo dei due.

      I dati mostrano che, all'aumentare dell'età, diminuisce la facilità con cui i ragazzi/e parlano con la madre (la persona con cui parlano di più) dei problemi che destano in loro preoccupazione; i ragazzi, in tutte e tre le classi di età considerate (11,13 e 15 anni), mostrano una minore difficoltà di comunicazione rispetto alle ragazze. Lo stesso andamento per genere ed età si rileva per la comunicazione con il padre.

      In un'ottica di riduzione dei fattori di rischio e di sviluppo dei fattori protettivi familiari appare utile l'attivazione di interventi di formazione alle competenze familiari e di potenziamento delle abilità genitoriali, al fine di rafforzare la coerenza educativa tra scuola e famiglia e migliorare il livello di sviluppo delle life skills dei loro figli.

      Il progetto "L.S. in famiglia" viene proposto esclusivamente agli Istituti Comprensivi che hanno attivo il programma LST, in un'ottica di rinforzo delle azioni preventive attivate nella scuola primaria e secondaria di primo grado.
  • Metodi e strumenti
    • Il progetto si integra con i diversi interventi in cui si articola il Life skills training program e le sue estensioni (Life skills primaria, Unità didattiche sul tema del GAP, dei rischi del Web, dell'affettività).
      Il progetto richiede l'adesione e la formalizzazione da parte del Dirigente scolastico e l'individuazione di un genitore referente. L'articolazione del processo è a cascata, coinvolgendo operatori, genitori peer e genitori degli istituti aderenti.
      Il percorso prevede la possibilità di un primo livello, di introduzione e sviluppo di alcune abilità e di secondo livello, l'anno successivo, di ulteriore rinforzo e approfondimento. I genitori peer sono supportati da opportuno materiale (Manuale genitori peer di I e II livello, Dispensa per genitori, slides, materiale per esercitazioni).
  • Valutazione prevista/effettuata
    • Per i genitori peer, oltre alla formazione iniziale, sono previsti incontri di monitoraggio in itinere e valutazione finale.
      Nell' anno scolastico 2018-19 hanno aderito al programma "L.S. in famiglia" 24 Istituti Comprensivi, con 110 genitori peer formati, che hanno a loro volta implementato 23 percorsi formativi di primo livello e 6 di secondo livello.
      A tali Istituti viene proposta la prosecuzione della progettualità, in un'ottica di rafforzamento delle attività già svolte dal gruppo di genitori peer e di consolidamento della collaborazione scuola -famiglia – servizi.
Tema di salute prevalenteTemi secondariSettingDestinatari finali
LIFESKILLS
Genitorialità
Resilienza
EMPOWERMENT
Ambiente scolastico
Adulti
Famiglie
Obiettivi specifici e interventi/azioni
Documentazione di progetto
Non presente
MandatiScuola PoloFinanziamenti
Piani locali / Aziendali di prevenzione e promozione della salute
 Attività corrente istituzionale
Responsabili e gruppo di lavoroEnti promotori e/o partner
SOSSI UBER (responsabile)
ATS Brescia
Email: uber.sossi@ats-brescia.it
Non indicati

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