Peer & Media Education per la prevenzione dei comportamenti a rischio negli adolescenti.
Peer & Media Education per la prevenzione dei comportamenti a rischio negli adolescenti.
Regione Piemonte gruppo ASL Verbano Cusio Ossola
Progetto avviato nell’anno 2000 - Ultimo anno di attività : 2000

Abstract
  • Obiettivo generale
    • Contrastare la diffusione del virus hiv nella provincia del VCO (vedi analisi di contesto) attraverso l'avvio di una esperienza di lavoro che avesse la caratteristica di :
      superare una dimensione verticale della prevenzione verso una dimensione orizzontale; attivare solidarietà verso le persone infettate rimuovendo il rischio di stigma sociale; attivare un processo di prevenzione che potesse presentare le caratteristiche di "sistema" (ripetizione del processo di anno in anno) e di razionalizzazione dei costi (formazione "a cascata", partecipazione diretta del target).
  • Analisi di contesto
    • Secondo i dati del Centro Operativo AIDS dell'Istituto Superiore di Sanità relativi all'incidenza dei casi diagnosticati di AIDS per 100.000 abitanti, aggregati per provincia di residenza, nella seconda metà degli anni novanta la provincia di Verbania (Verbano-Cusio-Ossola) risultava sistematicamente tra le realtà più a rischio a livello nazionale, collocandosi entro i valori registrati nelle aree più critiche quali la Lombardia, le province romagnole e quella di Roma. In particolare, tra il 1998 e il 2001 (cfr. tab. 1), il Verbano-Cusio-Ossola è citato costantemente entro le prime dieci province più a rischio con un picco negli anni 1999 e 2001, nei quali viene registrato rispettivamente il secondo e il primo tasso più elevato a livello nazionale. In presenza di questa situazione, a Verbania prende corpo l'intuizione di organizzare un'ampia campagna di prevenzione tra la popolazione adolescenziale, articolata gradualmente in tutto il territorio, per consolidare una cultura della prevenzione in questo segmento di popolazione più a rischio, con l'obiettivo di tutelare i soggetti, incrementandone la consapevolezza dei fattori di rischio dell'infezione.
  • Metodi e strumenti
    • Formazione peer ed insegnanti.
  • Valutazione prevista/effettuata
    • Diverse ricerche sono state effettuate a partire dal 1998 (per una sintesi cfr Croce M., (2013), La peer education, in a cura di Santinello M., Vieno A., Metodi di intervento in psicologia di comunità, Il Mulino, Bologna: 119-136). Le ricerche hanno esplorato la dimensione del gruppo dei pari come luogo sociale primario; come intervenire in chiave preventiva rispetto al fenomeno dei disturbi alimentari; quale effetto nel "target finale", ossia gli studenti che avevano ricevuto gli interventi di peer education; quali effetti della presenza dei peer nella scuola; l'importanza delle differenze di genere rilevando ad esempio come nei maschi del gruppo sperimentale aumentino le emozioni negative mentre aumentino nelle femmine gli stereotipi associati all'AIDS. A partire dal 2005 attraverso le indicazioni emerse dai focus group si è mappato il territorio individuando luoghi e stili di consumo di alcol dove intervenire tentando di incidere nel binomio alcool-guida. Un successivo progetto di analisi dei bisogni e progettazione condivisa a livello di politiche giovanili ha incluso tutti i residenti dai 16 ai 19 anni, per un totale di circa 1200 soggetti che hanno ricevuto ricevuto un avviso via posta e un secondo invito telefonico a partecipare a dei focus group. Una successiva ricerca quantitativa rivolta sempre ad ex-peer e conclusa nel giugno del 2011 è stata finalizzata a testare il ricordo dell'esperienza di peer education in vista di un possibile coinvolgimento in altre possibili applicazioni quale ad esempio lo scenario del web 2.0.

      Croce M., Cristini F.,Gnemmi A., Scacchi L., (2010); "Peer education e prevenzione dell'Aids: più responsabilità verso la propria salute", in Psicologia di Comunità, 2-2010, vol IV: 99-112.
Tema di salute prevalenteTemi secondariSettingDestinatari finali
SESSUALITA'
 Ambiente scolastico
Minori
Giovani
Obiettivi specifici e interventi/azioni
MandatiFinanziamenti
Piani locali / Aziendali di prevenzione e promozione della salute
Finanziamenti europei
Attività corrente istituzionale
Responsabili e gruppo di lavoroEnti promotori e/o partner
Dr. CROCE Mauro
Direttore
A.S.L. V.C.O.
Email: mauro.croce@aslvco.it
Telefono: 0323 541407
Associazione
Associazione Contorno Viola
Come promotore; In fase progettuale; In fase di realizzazione; In fase di valutazione;

Documentazione di progetto
Categoria non definita
Dalle Carbonare E., Ghittoni E., Rosson S.,Peer Educator: istruzioni per l'uso. Ottolini G "Verso una peer education 2.0", Animazione Sociale/Supplementi, Torino Ottolini G., Rivoltella P.C., 2014 Il tunnel e il kayak.
Dalle Carbonare E., Ghittoni E., Rosson S.,Peer Educator: istruzioni per l'uso. Ottolini G "Verso una peer education 2.0", Animazione Sociale/Supplementi, Torino Ottolini G., Rivoltella P.C., 2014 Il tunnel e il kayak.

Dors Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute