In collaborazione con le ASL/ASO del Piemonte | ||
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Dors Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute |
Periodo | Numero edizioni | Ore singola edizione | Totale persone raggiunte | Setting |
05/02/2020 - 19/02/2020 | 1 | 6 | 16 | Servizi Sanitari |
Comuni coinvolti nell’intervento |
Torino; |
Destinatari | Metodi | Carichi di lavoro |
Scuola | Educazione / sviluppo di competenze / formazione | Assistente sanitario » Operatori : 1 - ore 10 |
Note aggiuntive |
Il corpo rischia di essere dimenticato dalla scuola, dalla società, salvo ricordarsene solo quando è malato o depotenziato, diventa importante quindi far sì che le persone "non se lo trascinino appresso" ma lo abitino e lo pratichino consapevolmente. Il corpo non va inteso nella sola dimensione fisica (biomeccanico osteo- articolare), ma anche emotivo, psicologico, spirituale. Gli obiettivi nel lavoro: valorizzare il movimento/segno libero senza finalità rappresentative; agevolare la presa di consapevolezza del proprio corpo e delle sue potenzialità motorie e creative; esplorare la connessione tra le qualità espressive del movimento del corpo e quelle del tratto (chi ha detto che si disegna solo da seduti);soffermarsi sul processo creativo piuttosto che sul risultato; considerare la sperimentazione un metodo di lavoro; acquisire fiducia in sé e nell'altro attraverso una dimensione cooperativa; sviluppare la relazione con il gruppo e la socializzazione rispettando e valorizzando le differenze di ognuno. Un percorso di conoscenza, riconoscenza, validazione in "gruppo" inteso come luogo protetto all'interno del quale crescere, esporsi, sbagliare, accettarsi sulla base delle proprie differenze. Check in e out Scatti di emozioni, raccontarsi attraverso la fotografia: io e te, scatto individuale e di coppia. Il segno è movimento giochi e colori nello spazio. Specchiarsi e rispecchiare: come ti vedo e come mi vedi. Il disegno bilaterale per l'integrazione degli emisferi cerebrali. Parole: scritte, lette, nel vento, per chi le ascolta...Sei un segno, un movimento, una musica, una parola, una pausa. Fermo immagine: cosa vedo e sento, come posso sostenerti. L'ultimo incontro (sospeso dalla pandemia) sarebbe servito a "costruire l'autoritratto" incontrando le immagini e i materiali prodotti nelle diverse giornate integrati con le foto personali e i testi delle biografie personali, ripercorrendo gesti, utilizzando la voce, assaporando i silenzi per definire ancora una volta "chi siamo oggi" passando da "ieri" e progettando "il futuro". |