In collaborazione con le ASL/ASO del Piemonte | ||
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Dors Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute |
Periodo | Numero edizioni | Ore singola edizione | Totale persone raggiunte | Setting |
01/02/2023 - 30/09/2023 | 15 | 5 | 60 | Ambiente scolastico |
Comuni coinvolti nell’intervento |
Cuneo; |
Destinatari | Metodi | Carichi di lavoro |
Insegnante Minori Scuola secondaria di secondo grado Giovani Patologie specifiche | Educazione / sviluppo di competenze / formazione | Insegnante scuola secondaria di secondo grado » Operatori : 2 - ore 75 Sociologo » Operatori : 1 - ore 35 Altra figura o professione » Operatori : 1 - ore 75 Infermiere » Operatori : 1 - ore 75 |
Note aggiuntive |
L'affiancamento dei partecipanti agli studenti dell'IIS Umberto I, sotto la guida e la supervisione del personale docente e tecnico dell'istituto, ha consentito di dare continuità ai benefici del rapporto uno-a-uno, già sperimentato nelle attività in vigna della fase pilota del progetto, e dell'interazione mediata da un'attività pratica e manuale (le operazioni di cura della vite), utile a moderare l'intensità emotiva dell’incontro, normalizzare i silenzi e lasciare spazio alla comunicazione non necessariamente verbale. Accanto alla possibilità di acquisire competenze spendibili per l'accesso al mercato del lavoro, un secondo elemento sostiene la scelta del contesto scolastico come setting dell'intervento: il riconosciuto valore che le esperienze formative a contatto con persone con vissuti di disagio mentale (contact-based education) possono avere per gli studenti coinvolti, in particolare adolescenti. La ricerca su questi temi ci dice che tali esperienze, grazie all'interazione diretta, contribuiscono a screditare disinformazione e false credenze sul disagio psichico, a ridurre il pensiero stereotipato, gli atteggiamenti stigmatizzanti e il desiderio di distanza sociale (Chen et al. 2018; Mellor 2014; Sakellari et al. 2016). Questi vantaggi sono stati effettivamente riscontrati sul campo, laddove le attività hanno stimolato la riflessione degli studenti e messo in discussione alcuni preconcetti relativi al disturbo mentale. In questo senso, il progetto Vineyard ha raggiunto un piccolo ma promettente risultato inatteso, mostrandosi come possibile strumento di informazione e de-stigmatizzazione all'interno della comunità (in questo caso, presso l'ente scolastico e gli adolescenti che lo frequentano). |