| In collaborazione con le ASL/ASO del Piemonte | ||
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| Dors Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute | ||
| Periodo | Numero edizioni | Ore singola edizione | Totale persone raggiunte | Setting |
| 01/01/2025 - 31/12/2025 | 1 | 4 | Servizi Sanitari |
| Comuni coinvolti nell’intervento |
| Alessandria; |
| Destinatari | Metodi | Carichi di lavoro |
| Operatori sanitari | Altra figura o professione » Operatori : 3 - ore 4 Medico » Operatori : 10 - ore 4 Assistente sanitario » Operatori : 1 - ore 4 |
| Documentazione | ||
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| Note aggiuntive |
| Il dottor Alessandro Comandone sottolinea la valenza dell’iniziativa I CARE FOR ME, FOR YOU: “La Rete Oncologica affronta, purtroppo quotidianamente, i danni provocati da stili di vita insalubri che portano a gravi malattie croniche. Il tumore è scientificamente dimostrato che nel 40% dei casi è prevenibile con un approccio consapevole alle scelte di salute. Sostenere iniziative come questa, insieme alle istituzioni scolastiche e alla comunità, è un impegno irrinunciabile e permette di avvicinare i giovani ad argomenti ritenuti gravosi, come il cancro, con la ‘leggerezza’ di chi osa parlare, comprendere e prevenire la malattia senza creare timore o tedio”. La metodologia è stata quella del service learning unita all’entertainment education che prevede un approccio educativo co-costruito insieme agli studenti che, divenuti consapevoli, si formano e a loro volta, a cascata, sensibilizzano la comunità. Quindi agli studenti, il Gruppo Multidisciplinare della Rete Oncologica, ha proposto riflessioni sul SSN; sulla comunicazione persuasiva che fidelizza sin dall’infanzia utilizzata dalle multinazionali del tabacco, dell’alcol e del settore alimentare dagli anni ’50 in poi senza dimenticare l’influenza dei pari e della famiglia nei comportamenti legati alla salute; sul tema dei tumori e sull’importanza della prevenzione oncologica anche attraverso gli screening proposti dal SSN ed, infine, sui pericoli delle fake news sui temi di salute. I ragazzi sono stati sollecitati a sviluppare competenze e capacità per diventare essi i “promotori della salute”. I risultati sono stati inaspettati. Gli studenti, seguiti dai docenti, hanno presentato le loro creazioni: da una serie di francobolli sui tumori ad una confezione di pseudofarmaci “Sorrisolina plus+”, da articoli di salute a considerazioni, pensieri e poster, dai quiz e video a proposte attive di salute, e persino un Giornalino di salute. “La Fondazione CRT crede profondamente nel potere dell’educazione come leva di cambiamento e crescita, soprattutto quando si unisce alla promozione della salute e al benessere della comunità – dichiara la Presidente della Fondazione CRT, Anna Maria Poggi. – Il progetto I Care for Me, for You, nell’ambito del nostro Progetto Diderot, è un esempio concreto di come sia possibile coinvolgere attivamente migliaia di studenti, anche su temi delicati come la malattia, in un percorso di consapevolezza e partecipazione, grazie a una solida rete di professionisti e istituzioni. Le ragazze e i ragazzi coinvolti, grazie a un approccio educativo che li ha resi protagonisti, potranno diventare essi stessi “ambasciatori” di stili di vita sani.” Sulla stessa linea il Direttore Generale di Azienda Zero, Adriano Leli, che pone una riflessione sul termine ‘consapevole’, fondamento del progetto: “Parola che deriva da con-sapere e che va oltre l’essere informati in modo superficiale ma prevede una conoscenza più profonda, interiore. Il mio augurio ai giovani è proprio questo: raggiungere la consapevolezza di quanto essi possano essere forti per superare le insidie del luogo comune”. Carlo Picco, Direttore Generale della ASL Città di Torino, manifesta la propria soddisfazione: “E’ doveroso ringraziare la Fondazione CRT e tutti i professionisti delle Aziende Sanitarie che hanno creduto e partecipato a questo progetto. Ritengo che sia stato fondamentale per gli studenti percepire i professionisti come ‘persone con una professione’ che mettono a disposizione e condividono esperienze e competenze. I giovani ritenuti spesso apatici, hanno necessità di una guida, qualcuno che dia loro fiducia, e credo abbiano colto lo spirito di un progetto innovativo che comprende l’Ascolto come metodologia e la Partecipazione come risultato”. |