Banca dati progetti e interventi di Prevenzione e Promozione della Salute
LIMITI DI SICUREZZA. Catalogo
Regione Piemonte ASL Torino 3
Progetto avviato nell’anno 2019 - Ultimo anno di attività : 2020

Abstract
  • Obiettivo generale
    • ACCRESCERE CONOSCENZE CORRETTE E INCREMENTARE LE CAPACITA' CRITICHE RISPETTO AL CONSUMO DI SOSTANZE PSICOATTIVE E RISCHI SUL LAVORO E ALLA GUIDA.
      FAVORIRE UNA CORRETTA PERCEZIONE DEI RISCHI E LO SVILUPPO DI STRATEGIE TUTELANTI LA SICUREZZA PERSONALE AL LAVORO.
      PROMUOVERE LA COMUNICAZIONE TRA PARI PER STIMOLARE L'ADOZIONE DI STILI DI VITA SALUTARI E COINVOLGERE GLI INSEGNANTI IN UN RUOLO DI MOLTIPLICATORI DELL'AZIONE PREVENTIVA
  • Analisi di contesto
    • Il consumo di sostanze psicoattive può fortemente incidere sui rischi di infortunio sul lavoro. I Centri di Formazione Professionale hanno l'obiettivo di facilitare l'inserimento dei giovani nelle aziende del territorio. La formazione di questi giovani non può quindi prescindere dall'acquisizione di conoscenze e competenze che aiutino il futuro lavoratore ad adottare stili di vita salutari e inserirsi con consapevolezza e sicurezza in luoghi di lavoro. Solo un lavoratore informato e consapevole potrà tutelare adeguatamente la propria salute e quella dei colleghi o soggetti coinvolti nelle proprie esperienze lavorative e favorire lo svolgimento delle proprie attività e il raggiungimento degli obiettivi professionali. Già nel percorso formativo è necessario che la scuola sia uno degli ambienti di vita in cui vengono favorite scelte salutari e in cui i giovani possano fare esperienza dei vantaggi che derivano dall'adozione di corretti stili di vita.
      I comportamenti a rischio per la salute sono tendenzialmente diffusi in percentuale maggiore fra gli adolescenti che frequentano istituti e corsi di formazione professionali, rispetto a licei ed istituti tecnici.
      Alcune ricerche (Pellai e Boncinelli, 2002; Cerchierini, Cicognanio, Zani, 2000) hanno evidenziato che "la maggior parte dei rischi viene assunta da un ristretto numero di adolescenti, che possono essere definiti multirischio, e che questo gruppo di adolescenti ha molti elementi in comune, al di là delle caratteristiche familiari e scolastiche " (Pellai e Boncinelli, 2002). Le differenze più rilevanti fra gli adolescenti che frequentano i diversi tipi di scuola si evidenziano soprattutto nei comportamenti legati alla sessualità, al consumo di sostanze psicoattive e illegali e al fenomento del bullismo (Marmocchi, Strazzari, Ricerca-azione sui comportamenti a rischio in adolescenza, 2009). Si rimanda alla Relazione al Parlamento 2017 per i dati relativi al consumo di sostanze psicoattive legali e illegali nei giovani .
  • Metodi e strumenti
    • L'intervento è il risultato della combinazione di due metodologie (l'educazione tra pari e la moltiplicazione dell'azione preventiva) in quanto si ritiene difficile l'attuazione di una "educazione tra pari" pura nell'ambito di corsi di formazione professionale, essendo una metodologia che richiede tempi lunghi di attuazione poco conciliabili con corsi di durata inferiore e richiedendo una partecipazione molto attiva. La "moltiplicazione dell'azione preventiva" viene dunque proposta in via sperimentale in forma non esclusiva, bensì di affiancamento ai peer (sia nella fase di formazione sia nella fase di attuazione degli interventi con gli altri studenti), per offrire un sostegno ai ragazzi senza perdere l'efficacia e la particolarità di una comunicazione orizzontale tra pari. Gli insegnanti formati dovranno agire da "facilitatori" nell'espletamento degli interventi nelle classi.
      Fasi d'intervento:
      - composizione di un gruppo misto di studenti selezionati (due per classe- peer educator) e insegnanti (1 per classe) scelti fra le classi seconde
      - percorso formativo di quattro incontro di due ore per gli studenti peer e per gli insegnanti moltiplicatori
      - proposta di ricaduta nella propria classe di appartenenza da parte dei peer educator con l'aiuto e la facilitazione degli insegnanti
      Strumenti:
      - brevi lezioni frontali
      - laboratori esperienziali (etilometro virtuale, simulatore di stato di ebbrezza in laboratorio...)
      - visione di video e campagne di marketing sociale
      - role-playing
  • Valutazione prevista/effettuata
    • Questionario pre e post intervento per una valutazione delle conoscenze e atteggiamenti personali prima della formazione e successivamente ad essa
      Incontro di verifica finale con i Peer educator e gli insegnanti formati.
  • Note
    • Progetto realizzato nelle Scuole Professionali
Tema di salute prevalenteTemi secondariSettingDestinatari finali
DIPENDENZE
ACCESSO AI SERVIZI PER LA SALUTE
INCIDENTI
SALUTE MENTALE / BENESSERE PSICOFISICO
EMPOWERMENT
LAVORO
Ambiente scolastico
Scuola secondaria di secondo grado
Obiettivi specifici e interventi/azioni
Documentazione di progetto
Allegato/link esterno
Allegato/link esterno
Documentazione azioni interventi
Documentazione progettuale
Allegato non descritto2019
MandatiScuola PoloFinanziamenti
Piano Regionale di Prevenzione (PRP)
Piani locali / Aziendali di prevenzione e promozione della salute
 Attività corrente istituzionale
Responsabili e gruppo di lavoroEnti promotori e/o partner
LUCIANA MONTE (responsabile)
SerD _ ASL TO 3
Email: luciana.monte@aslto3.piemonte.it
BRUNA PRIOTTO
ASLTO3, S.C. Psicologia, Area Funzionale Dipendenze
Email: bruna.priotto@aslto3.piemonte.it
Azienda Sanitaria
ASL TO3


Dors Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute