In collaborazione con le ASL/ASO del Piemonte | ||
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Dors Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute |
Periodo | Numero edizioni | Ore singola edizione | Totale persone raggiunte | Setting |
14/02/2011 - 25/05/2012 | 13 | 6 | 11 | Servizi Sanitari |
Comuni coinvolti nell’intervento |
Podenzano; |
Destinatari | Metodi | Carichi di lavoro |
Educazione / sviluppo di competenze / formazione | Medico » Operatori : 4 - ore 78 Educatore professionale » Operatori : 1 - ore 78 Assistente sanitario » Operatori : 6 - ore 78 |
Documentazione | ||||
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Note aggiuntive |
Nel corso della formazione il gruppo è stato accompagnato nella condivisione di terminologie, definizioni, obiettivi. Si sono definite alcune parole chiave (comunità, partecipazione, condivisione, accoglienza, ascolto). Il processo si è differenziato nettamente dal tradizionale "trasferimento" di conoscenze, in cui un concetto, presentato da un formatore esperto, viene compreso ed eventualmente accolto dei partecipanti, i quali non partecipano però alla sua costruzione. La condivisione dei concetti e degli obiettivi iniziava dalle idee che appartenevano ai singoli operatori e, attraverso l'esplicitazione di quanto gli operatori inizialmente condividevano e non condividevano, conduceva gradualmente alla formazione di concetti ed obiettivi collettivi, patrimonio e tratto caratterizzante di tutto il gruppo. Altro tratto caratterizzante del percorso di formazione, era il fatto che gli obiettivi non erano stati disgiunti dalle emozioni a questi correlate: se l'obiettivo è l'aspettativa che qualcosa accada, questo non può essere scisso dall'emozione che questa attesa genera. Allo stesso modo fare il punto sulla situazione significava fare non solo una rendicontazione delle attività svolte, ma ragionare sul clima presente all'interno del gruppo, sui sentimenti positivi e negativi che si sono provati. In questo modo, dai bisogni del gruppo, dall'aspettativa di raggiungere risultati concreti, sono emerse le decisioni, le azioni da intraprendere, la definizione dei compiti di ciascun operatore. Questo ha fatto sì che i compiti assunti, anche i più complessi, venissero portati avanti con puntualità e creatività da parte di tutti gli operatori, che sono riusciti ad inserirli nel flusso delle attività routinarie anche perché ne condividevano a fondo le ragioni. Pur non essendone consapevoli, gli operatori stavano interiorizzavano un metodo di lavoro, che successivamente avrebbero fatto fruttare a contatto con i cittadini. allegato 1.C.1 |