Banca dati progetti e interventi di Prevenzione e Promozione della Salute
Emozioni in regola
Regione Friuli Venezia Giulia ALTO FRIULI - COLLINARE - MEDIO FRIULI
Progetto avviato nell’anno 2017 - Ultimo anno di attività : 2019

Abstract
  • Obiettivo generale
    • Sviluppare la conoscenza e la consapevolezza dei meccanismi e dei processi che presiedono e regolano i processi mentali e il comportamento, in particolare quelli coinvolti nelle emozioni, nella ricerca del rischio, dell'impulsività e soprattutto della regolazione e dell'autocontrollo. Apprendere e praticare tecniche e strategie per sviluppare l'attenzione, la regolazione delle emozioni, il controllo volontario del comportamento e ridurre così l'impulsività. Migliorare le funzioni esecutive e ridurre l'impulsività.
  • Analisi di contesto
    • Presupposti: La comunicazione familiare, soprattutto tra genitori e figli, risulta essere un aspetto fondamentale per il benessere dei singoli. Da una parte è stato infatti dimostrato come la qualità della relazione con i genitori sia associata a comportamenti di salute tra gli adolescenti; ad esempio relazioni difficoltose con i genitori sono associate a maggiore probabilità di adozione di comportamenti di consumo di sostanze tra i ragazzi (Zambon, 2006).
      In adolescenza, l'ambiente scolastico rappresenta un contesto di sviluppo privilegiato in quanto ambiente sociale prossimale in cui l'individuo trascorre buona parte della propria quotidianità e in grado, di influenzarne l'adattamento e il benessere.
      Il contesto scolastico può agire infatti supportando l'adolescente nel suo percorso di crescita, rappresentando una fonte significativa di sostegno sociale (soprattutto rispetto alle relazioni che si instaurano con coetanei e insegnanti) e favorendo l'acquisizione di competenza, autonomia e coinvolgimento. Inoltre, un contesto accogliente e supportivo è in grado di stimolare l'indipendenza dell'individuo e la sua partecipazione ai processi decisionali (Zimmer-Gembeck, 2007).
      Il coinvolgimento e il legame con la scuola stanno ricevendo sempre maggiore attenzione in letteratura internazionale (Fredricks, 2004).Si evidenzia, infatti, come le caratteristiche della scuola (in termini di struttura, composizione e clima) siano in grado di influenzare il benessere dell'adolescente (Santinello, 2009), le caratteristiche del gruppo dei pari che frequenta e la partecipazione alle diverse attività scolastiche (Crosnoe, 2004).
      La scuola può, dunque, rappresentare un contesto positivo di crescita e di promozione del benessere, sia a livello psico-sociale che in relazione a comportamenti legati alla salute.
      Ricerche recenti (Carter, 2007) hanno dimostrato come in adolescenza anche il contesto scolastico (oltre a quello familiare e dei pari) possa contribuire in modo significativo alla promozione di comportamenti legati alla salute. In questo senso, la percezione di un contesto scolastico in termini positivi favorisce una minor frequentazione di pari devianti oltre che essere in grado di moderare gli effetti negativi di condizioni socio-familiari sfavorevoli (Dishion, 1995).
      E' ampiamente dimostrato che i benefici più evidenti che derivano ad un giovane dal praticare un'attività motoria regolare, si manifestano non solo nello sviluppo organico ma anche nel comportamento sociale e nell'autonomia (EU Working Group,2008). I comportamenti sedentari telematici, inoltre, sono stati messi in relazione ad altri indicatori e comportamenti nocivi per la salute come l'uso di sostanze, disturbi di salute e aggressività (Kuntsche,2006).
      L'iniziazione dei giovani al fumo e all'utilizzo di altre sostanze avviene per lo più in epoca adolescenziale e nell'ambito del gruppo che, a questa età, acquisisce sempre maggiore importanza. I fenomeni di abuso, riconosciuti fra i comportamenti a rischio tipici dell'adolescenza, hanno sulla salute un impatto ampiamente documentato: da quelli immediati come la mortalità per incidenti a quelli a distanza nel tempo come le patologie tumorali. Fra i problemi correlati all'utilizzo di sostanze occorre però considerare anche quelli non sanitari: disordini familiari e sociali e problemi di ordine economico non solo individuali (Di Clemente, 1996; WHO, 1998).
      La riduzione del consumo di sostanze è quindi, per l'OMS, fra gli obiettivi prioritari nel XXI secolo in tema di promozione della salute (WHO, 1998).

      I risultati dell'indagine di popolazione HBSC - Friuli Venezia Giulia evidenzia che i comportamenti a rischio sono diffusi nei nostri ragazzi:
      L'11% dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni fuma, anche se non abitualmente, con un picco molto più elevato tra i quindicenni, nei quali la percentuale sale al 27%. Nei confronti dell'alcol c'è un atteggiamento di maggior apertura; probabilmente è considerato meno "rischioso" del fumo, infatti la percentuale dei ragazzi che bevono, anche se raramente, è molto più elevata e arriva a toccare 1 ragazzo su 2 in media. Si nota inoltre che la disapprovazione dell'uso di tabacco e alcool diminuisce con l'aumentare dell'età, infatti, 4 ragazzi su 5 a quindici anni beve anche se raramente. Il 20% dei quindicenni ha già fatto uso di cannabis, con una differenza tra maschi (25%) e femmine (15%).
      Circa 1 ragazzo su 4 riporta di aver già avuto rapporti sessuali completi; 1 maschio su 5 e 1 femmina su 3 che ha avuto rapporti sessuali completi tuttavia non ha utilizzato il preservativo (è doveroso tener conto che l'indagine non ha fornito indicazioni sull'uso di altri strumenti contraccettivi e/o intercettivi - pillola anticoncezionale e/o pillola "del giorno dopo"). Durante questa rilevazione è stato inoltre approfondito il tema del gioco d'azzardo che ha rilevato che il 40% dei maschi friulani ha provato qualche volta a scommettere denaro ma che, a rischio dipendenza, sono fortunatamente molto pochi, circa il 2%.
      Gli infortuni rappresentano un fenomeno che ricorre frequentemente, più nei maschi che nelle femmine, interessando sostanzialmente alle diverse età 2 soggetti su 3.
  • Metodi e strumenti
    • Il programma prevede l'utilizzo di esercizi comportamentali per lo sviluppo delle capacità di autocontrollo e di regolazione delle emozioni e il ricorso a tecniche e pratiche contemplative semplificate per i ragazzi come la mindfulness. Ciò ha l'obiettivo di promuovere il benessere emotivo individuale, di insegnare ai ragazzi strategie di adattamento e di coltivare attitudini prosociali come il rispetto e l'empatia, al fine di creare un ambiente più sereno e sicuro, quindi anche più protetto, tale da rendere meno agevole e frequente l'espressione di fenomeni di bullismo.
      Il programma si propone un apprendimento sperimentale e pone i partecipanti in un contesto di formazione nel quale l'allievo è tenuto ad impegnarsi nell'esperienza diretta delle pratiche per aumentare le proprie capacità di regolazione emotiva e sociale. Le tecniche di Mindfulness, infatti, si sono dimostrate particolarmente efficaci nell'aumentare la consapevolezza che i ragazzi hanno di se stessi, nella gestione dello stress, nel controllo dell'impulsività, senza generare una dipendenza da supporto esterno.
      Tra gli interventi innovativi per il potenziamento delle funzioni esecutive nei ragazzi vanno consolidandosi, per facilità relativa di attuazione e validità, quelli che usano l'esercizio fisico. Queste, oltre le funzioni esecutive, sembrano riuscire a stimolare lo sviluppo di competenze psicologiche che hanno una ricaduta positiva sulle capacità di adattamento e sul benessere dei ragazzi, come il controllo dell'impulsività, l'osservazione non giudicante e non reattiva delle proprie emozioni e di quelle degli altri, l'empatia, la compassione, l'accettazione.
      Un'altra area importante per abilitare i ragazzi alla gestione delle proprie emozioni, per potenziare le funzioni esecutive e sviluppare il rispetto degli altri, è la consapevolezza e la conoscenza di come è costruita e come funziona la propria mente, di quali sono le sue potenzialità e le sue debolezze specifiche. Ciò implica la conoscenza del cervello e del sistema nervoso, le strutture funzionali dell'organismo cui si devono principalmente le funzioni mentali: il controllo volontario del comportamento, l'autocontrollo, è un fatto che dipende largamente da processi cognitivi, legati soprattutto alla comprensione e alla narrazione di sé.
  • Valutazione prevista/effettuata
    • Il progetto prevede una valutazione che si realizza attraverso uno studio fatto sul gruppo classe che aderisce al progetto e un altro gruppo classe che non vi aderisce. Entrambi partecipano alle misurazioni pre e post intervento; tali misurazioni vengono raccolte attraverso la somministrazione di test su pc e riguardano alcune variabili che descrivono le funzioni cognitive, esecutive e l'impulsività.
      Nel corso dell'anno scolastico 2017-2018 le attività proposte ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado sono state oggetto di ricerca con uno studio caso controllo condotto dai ricercatori della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA) che si è svolta attraverso la raccolta dei dati sulle variabili cognitive ed emotive nel gruppo attivo e in quello di controllo.
      Disegno di studio: Studio sperimentale controllato per la valutazione d'efficacia di un intervento di comunità (contesto scolastico).
      A livello regionale: campione totale di 248 studenti (115 femmine e 133 maschi): gruppo sperimentale 118 studenti; gruppo controllo studenti 130
      RISULTATI:
      Il risultato principale emerso da questa ricerca è che l'intervento sperimentale è risultato essere efficace nell'aumentare la capacità di inibire una risposta inadeguata ma allo stesso tempo molto disponibile (componente critica del Go-NoGo task). Tale miglioramento, però, non ha riguardato tutto il gruppo sperimentale ma è stato riscontrato solo nelle femmine, mentre i maschi hanno avuto prestazioni simili al gruppo di controllo.
      Questo risultato è inoltre il linea con il risultato del Temporal Discounting Task, da cui risulta che a T2 il gruppo sperimentale è leggermente più propenso del gruppo di controllo a inibire la gratificazione immediata a favore di un guadagno differito di entità maggiore, e di nuovo le femmine sono state quelle a preferire di più questa scelta più matura rispetto ai maschi (non si è comunque ottenuta una significatività statistica).
      Studi ulteriori sono necessari per valutare la robustezza di questo risultato e capire come mai l'intervento sia stato maggiormente efficace nelle femmine.
      I dati raccolti hanno inoltre permesso di calcolare un modello predittivo della soddisfazione scolastica, per cui tre fattori, uno legato alle difficoltà cognitivo-comportamentali (difficoltà di disattenzione e iperattività misurata con il SDQ), uno sociale (la soddisfazione per il rapporto con i compagni di classe) e uno legato alle funzioni esecutive (accuratezza generale al Go-NoGo task) sono sufficienti a spiegare ben il 30% della varianza nella soddisfazione per l'anno scolastico appena trascorso.
      In generale, i dati suggeriscono che il modello di intervento può rappresentare una promettente strategia di potenziamento delle funzioni esecutive. Gli effetti misurati vanno infatti nella direzione di quelli attesi dal modello di intervento nonostante rispetto alle ipotesi iniziali, la dose totale di esercizi e training cognitivi e comportamentali sia stata drasticamente ridimensionata per inserirsi negli spazi relativamente ristretti ricavati per l'intervento all'interno degli orari e della normale organizzazione della didattica.
Tema di salute prevalenteTemi secondariSettingDestinatari finali
LIFESKILLS
SALUTE MENTALE / BENESSERE PSICOFISICO
Ambiente scolastico
Minori
Scuola secondaria di primo grado
Obiettivi specifici e interventi/azioni
Documentazione di progetto
Non presente
MandatiScuola PoloFinanziamenti
Piano Regionale di Prevenzione (PRP)
 Altro
Responsabili e gruppo di lavoroEnti promotori e/o partner
MARIARITA FORGIARINI (responsabile)
AAS3 “Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli”
Email: mariarita.forgiarini@aas3.sanita.fvg.it
DANILA DOSA
AAS3 “Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli”
Email: danila.dosa@aas3.sanita.fvg.it
Altro ente
Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati
https://www.sissa.it


Dors Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute