In collaborazione con le ASL/ASO del Piemonte | ||
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Dors Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute |
Abstract |
Gli interventi di educazione alla sessualità effettuati fino ad oggi, nelle scuole appartenenti al territorio dell'ASL 13, hanno sempre avuto come ultimi destinatari studenti e studentesse delle scuole medie inferiori e superiori . Dagli studi epidemiologici si è rilevato, però, che, nonostante la sensibilizzazione e l'informazione mirata a specifiche categorie di rischio hanno contribuito a limitare il contagio negli USA e nell'Europa dell'HIV, è ancora lontana la possibilità di scomparsa della malattia per la mancanza di un vaccino, soprattutto perché i determinanti della epidemia comprendono fattori di tipo sociale/comportamentale, che non possono essere modificati con i soli interventi medici. Inoltre, la considerazione delle conseguenze a lungo termine delle MST, la morbosità, mortalità, i costi economici e sociali inducono a modificare la tipologia d'intervento. Anche il n° delle gravidanze indesiderate e delle gravidanze in età adolescenziale è argomento di trattazione in questo progetto, anche se il loro aumento non è della stessa misura di quello avuto negli Stati Uniti. Per questo motivo il gruppo di lavoro dell'ASL, dopo anni di esperienza di interventi nelle singole classi, ha deciso di promuovere la formazione degli insegnanti, soprattutto sugli argomenti della sessualità, intesa come bene individuale in continua espansione, coinvolgendo i genitori in questo percorso teso a fornire strumenti a ragazzi e ragazze che possano essere utili nella costruzione del loro futuro. Il coinvolgimento delle mediatrici culturali rispecchia l'esigenza di adattamento che la nostra popolazione deve agire a seguito dell'inevitabile confronto avvenuto con popoli di diversa etnia. Il progetto iniziato a causa della sentita necessità del Preside, in carica nel periodo del bando, di affrontare le tematiche inerenti la sessualità non solo dal punto di vista biologico, ha permesso di sviluppare la collaborazione con la scuola che fino ad allora aveva previsto solo interventi a "spot" di esterni all'interno delle classi. Questo era sempre avvenuto sia per mancanza di risorse umane e competenze specifiche da parte degli operatori ASL per la formazione degli insegnanti, sia per tendenza alla delega da parte degli insegnanti nei confronti di operatori esterni nell'affrontare tematiche ritenute estranee al percorso formativo scolastico. Il presente progetto rappresenta la prima esperienza di formazione di adulti (insegnanti, genitori e mediatrici interculturali) nell'ambito delle tematiche legate alla sessualità, da parte dell'ASL 13. Le varie tappe prevedevano la formazione di un gruppo di insegnanti che si sarebbero successivamente occupate di introdurre all'interno di alcune classi l'argomento degli stereotipi sessuali maschili e femminili e la formazione di un gruppo di genitori che diventasse consapevole che gli argomenti inerenti la sessualità vanno affrontati previa preparazione e sostegno. In collaborazione con la responsabile del progetto "La salute di tutti i colori" si è deciso coinvolgere le mediatrici interculturali sulle tematiche della sessualità, affinché esse si facessero carico di informare la popolazione migrante di come utilizzare correttamente i servizi ISI e consultoriali, soprattutto per le fasce con comportamenti sessuali a rischio di infezione da MST e gravidanze indesiderate. Dagli studi epidemiologici si era rilevato che è ancora lontana la possibilità di scomparsa di MST, in particolare dell'HIV, soprattutto perché i determinanti della epidemia comprendono fattori di tipo sociale/comportamentale, che non possono essere modificati con i soli interventi medici. Inoltre, la considerazione delle conseguenze a lungo termine delle MST, la morbosità, mortalità, i costi economici e sociali inducono a modificare la tipologia d'intervento. Anche il n° delle gravidanze indesiderate e delle gravidanze in età adolescenziale è argomento di trattazione in questo progetto, anche se il loro aumento non è della stessa misura di quello avuto negli Stati Uniti. Per questo motivo il gruppo di lavoro dell'ASL, dopo anni di esperienza di interventi nelle singole classi, ha deciso di promuovere la formazione degli insegnanti, sugli argomenti della sessualità, coinvolgendo anche i genitori in questo percorso teso a fornire strumenti a ragazzi e ragazze che possano essere utili nella costruzione del loro futuro. Il coinvolgimento delle mediatrici culturali rispecchia l'esigenza di adattamento che la nostra popolazione deve agire a seguito dell'inevitabile confronto avvenuto con popoli di diversa etnia. Obiettivo formazione insegnanti: - acquisizione competenze nell'ambito della sessualità dal punto di vista biologico, culturale, sociale, psicologico, etico, relazionale, individuale, legislativo - competenza a gestire argomenti inerenti l'identità di genere con il gruppo classe - introduzione nel percorso educativo dell'argomento legato all'identità di genere Obiettivo ragazze/ragazzi: - I - II media: acquisizione consapevolezza dei messaggi che la società ci invia nel processo di costruzione dell'identità maschile e femminile - III media: acquisizione di informazioni sulle funzioni consultoriali, sulle leggi che regolamentano alcuni aspetti della sessualità e informazioni sulla contraccezione Obiettivo formazione gruppo genitori: - acquisizione consapevolezza della difficoltà personale a trattare detti argomenti con i propri figli/figlie e della difficoltà di trovare un linguaggio adeguato - acquisizione di competenze comunicative e cognitive nell'ambito della sessualità preadolescenziale-adolescenziale Obiettivo mediatrici interculturali: - acquisizione competenze inerenti la sessualità dal punto di vista sociale, psicologico, biologico, culturale, etico, legislativo, relazionale, individuale - acquisizione conoscenza di differenze/similitudini sui temi della sessualità nelle diverse culture Obiettivo popolazione migrante: - acquisizione informazioni percorso corretto per accesso ai servizi consultoriali, con particolare riferimento a quella non regolare e con comportamenti sessuali a rischio di MST e gravidanze indesiderate (prostituzione maschile e femminile) La metodologia utilizzata è stata di tipo esperienziale, con momenti di trasmissione di contenuti specifici finalizzati a costruire competenze pratiche, trasmettere conoscenze, informazioni e concetti derivanti da modelli teorici per favorire l'espressione di domande, problemi, riflessioni dei destinatari. Incontri con insegnanti: 8 incontri di 3 ore ciascuno Lezione sui contenuti della sessualità - attivazione: brainstorming, collage sul tema sessualità, riflessioni personali su alcune tematiche specifiche Nelle classi gestite dalle insegnanti: lettura della fiaba Pollicino - il collage sugli stereotipi maschili e femminili Nelle classi terze: intervento delle operatrici, di due ore per classe, sulle funzioni dei consultori, sulla legislazione e sessualità, sulla prevenzione delle MST, sulla contraccezione Con i genitori: 5 incontri di due ore ciascuno Brevi lezioni sui contenuti specifici di sessualità e preadolescenza - adolescenza Attivazione: brainstorming, role playing, simulate. Con le mediatrici interculturali: 8 incontri di due ore ciascuno: trasmissione conoscenze contenuti sessualità - acquisizione conoscenze differenze/similitudini della sessualità nelle diverse culture Attivazione: brainstorming Produzione volantino per popolazione migrante soprattutto non regolare Insegnanti: lavoro all'interno delle classi - produzione relazione attivazione lettura fiaba - produzione relazione lavoro col collage - osservazione del gruppo classe durante l'attivazione - dibattito in classe sui cartelloni prodotti Genitori: questionario di verifica utilità intervento Mediatrici culturali: produzione volantino per popolazione migrante tradotto in: albanese, arabo, cinese, francese, inglese, italiano, portoghese, russo, rumeno, spagnolo - accesso corretto ai servizi ISI e consultoriali della popolazione migrante non regolare Ragazzi/ragazze III media: circe time in classe post-intervento delle operatrici ASL in classe Insegnanti: gruppo di 6 insegnanti formate: - acquisizione conoscenze e competenze per affrontare tematiche della sessualità preadolescenziale e adolescenziale - inserimento delle attività dedicate ai temi degli stereotipi sessuali nelle prime e seconde classi nelle quali queste insegnanti quali insegnano Classi coinvolte: - 2 prime classi e 2 seconde classi - 9 terze classi Mediatrici culturali: gruppo di 4 persone (Albania, Brasile, Marocco, Perù) - acquisizione competenze e conoscenze sul tema sessualità e sessualità e diverse culture - produzione volantino per popolazione migrante non regolare e regolare per informazione accesso ai servizi sanitari con documentazione sanitaria Genitori: gruppo di 16 persone (gruppo iniziale 21): - acquisizione di conoscenze, competenze e informazioni importanti per affrontare i temi legati alla sessualità preadolescenziale adolescenziale - acquisizione competenze comunicative per parlare con i propri figli/figlie di sessualità - maggiore serenità ad affrontare gli argomenti della sessualità con i propri figli - acquisizione di chiarezza e semplicità nel rispondere alle domande poste da figli/figlie - motivazione a continuare a lavorare in gruppo anche al di fuori del tempo previsto dal progetto |
Tema di salute prevalente | Temi secondari | Setting | Destinatari finali |
SESSUALITA' | Operatori scolastici Preadolescenti (11-13 anni) |
Obiettivi specifici e interventi/azioni |
Mandati | Finanziamenti |
Piano Regionale di Prevenzione (PRP) Piani locali / Aziendali di prevenzione e promozione della salute | Leggi Regionali |
Responsabili e gruppo di lavoro | Enti promotori e/o partner |
Dott.ssa TANZI LAURITA (responsabile) ASL NO - Novara - Dipartimento Materno Infantile - Email: dmi.territorio@asl.novara.it Telefono: 0321374459 DI GIUSEPPE BARBARA Telefono: 0321 374456 PAGGI ALBERTA Telefono: 0321 374523 Dott.ssa CEFFA MARIA CARMEN ASL NO - Novara - Ostetricia - Email: dmi.territorio@asl.novara.it Telefono: 0321/374825 | Azienda Sanitaria ASL 13 Novara Dipartimento materno infantile Come promotore; In fase progettuale; In fase di realizzazione; In fase di valutazione; |