Banca dati progetti e interventi di Prevenzione e Promozione della Salute
Oggi che fai? (Catalogo)
Regione Piemonte ASL Torino 3
Progetto avviato nell’anno 2007 - Ultimo anno di attività : 2022

Abstract
  • Obiettivo generale
    • L'obiettivo generale è di promuovere un comportamento sano e protettivo all'interno del contesto scolastico per prevenire comportamenti aggressivi e violenti. Questo viene declinato in una serie di azioni su 3 livelli: individuali, organizzativi e comunitari, descritti precedentemente e riassumili in una serie di risultati attesi, meglio valutabili al termine del triennio dell'intervento, quali:
      A livello individuale: aumento delle competenze trasversali, misurate attraverso delle valutazioni self report e condivise in riunioni di valutazioni finali. I primi strumenti di valutazione di autoefficacia e di competenze sono stati negli anni sostituiti da questionari di autovalutazione online. I test infatti erano piuttosto onerosi e poco sensibili nel rilevare i reali cambiamenti apportati dall'intervento.
      A livello organizzativo, la promozione di una cultura condivisa di comportamenti non violenti viene declinata, in funzione dei contesti, da introduzione di ruoli e manifesti quali i peer educator contro il bullismo, individuazioni degli "angeli della scuola" con funzione di monitoraggio e osservazione nei confronti del fenomeno, regolamenti di classe o di scuola, individuazione di momenti ad hoc per il confronto sul tema fra adulti...
      A livello comunitario, partecipazione di momenti condivisi di confronto sul tema con operatori di altre scuole e altri Enti, per garantire, anche a livello territoriale e comunitario un'equa distribuzione delle risorse e dell'attenzione, in funzione delle diverse necessità.
  • Analisi di contesto
    • Il progetto "Oggi che fai?" si colloca all'interno di iniziative a favore della prevenzione di comportamenti aggressivi e violenti, a partire dalla assunzione di responsabilità individuale e di gruppo della qualità delle relazioni interpersonali e del clima affettivo-relazionale all'interno del proprio contesto scolastico. Le vicende di violenza all'interno delle scuole configurano uno scenario allarmante: secondo i dati ISTAT (2015) e Eurispes (2018), nel 2014 più del 50% dei giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni è stato vittima di atti di bullismo; il fenomeno riguarda in maniera particolare gli adolescenti (1 su 10 è vittima di bullismo) e in particolare quelli che non hanno una vita sociale intensa. Nel nord del Paese, le vittime assidue di soprusi raggiungono il 23% degli 11-17enni, percentuale che sale al 57% se si considerano anche le azioni avvenute sporadicamente.  I ragazzi stranieri subiscono in misura relativamente maggiore episodi di bullismo rispetto agli italiani (17% in più rispetto al gruppo di controllo di studenti italiani), in particolare nelle scuole di secondo grado.  Per quanto riguarda il Piemonte, nel 2014, gli adolescenti 11-17enni hanno dichiarato nel 67% dei casi di aver assistito, nei 12 mesi precedenti l'indagine, a comportamenti offensivi o violenti nei confronti di altri/e ragazzi/e della medesima età. Tra loro, un 22% ha assistito a tali episodi con una frequenza che va da quella giornaliera alla mensile.  Più della metà degli adolescenti 11-17enni piemontesi (56%) dichiara di aver subito comportamenti offensivi o violenti nei dodici mesi precedenti l'indagine (il 49% dei ragazzi e il 63% delle ragazze). 
      Il presente progetto è stato attivato nel 2007 grazie al gruppo di lavoro interaziendale costituito dalle ex ASL 5-8-10 e supportato un finanziamento regionale, bando promozione della salute gestito da DORS (Bando HP 2005-06). Attualmente è proposto sul territorio dell'ASL TO3 costituito da 109 Comuni nel distretto area metropolitana nord, sud e centro e nei distretti montani pinerolese e Val Susa e Val Sangone; la popolazione è di 581.452 abitanti circa di cui circa 32.150 della fascia 14-19 anni (fonte BDDE 2018). Il territorio coperto risulta pertanto piuttosto eterogeneo presentando realtà sociali e economiche tipicamente metropolitane e suburbane e altre propriamente montane.
  • Metodi e strumenti
    • La metodologia scelta per declinare il modello teorico di cambiamento cognitivo sociale e quello progettuale nella scuola, coerentemente alla rilevanza emersa in letteratura è la peer education secondo l'approccio di Pellai (2002) in cui, a differenza di altri modelli di educazione tra pari, viene valorizzata in particolare la funzione dell'"empowerment" coerente al modello di cambiamento di Bandura e di protagonisti attivi dei ragazzi sia nella fase di progettazione dell'intervento, sia nella fase scelta dei contenuti. L'educazione tra pari costituisce uno dei migliori esempi di come si possano valorizzare le competenze dell'adolescente e il suo bisogno di protagonismo all'interno di un progetto educativo orientato al benessere non solo del singolo, ma di tutta la sua comunità di riferimento. L'espressione "educazione tra pari" include una serie di metodologie di intervento preventive, diverse tra loro, ma tutte accomunate dalla presenza di un peer educator ("educatore tra pari"), cioè un individuo formato che interviene nel gruppo dei pari favorendo lo sviluppo di competenze tramite un processo interpersonale orizzontale e per questo è stata considerata negli ultimi venti anni come il modello di riferimento, il paradigma al quale attenersi nei progetti di prevenzione tra i più giovani.
      Il progetto è triennale:
      1. Primo anno: formazione di Peer educator delle classi seconde delle Scuole secondarie di secondo grado, tramite esercitazioni finalizzate allo sviluppo di capacità di comunicazione assertiva, mediazione e negoziazione efficaci da parte di operatori dell'Asl.
      2. Secondo anno: i Peer educator frequentanti le classi terze si sperimentano nella progettazione e concretizzazione di interventi per gli studenti delle classi prime del medesimo istituto scolastico riguardanti la prevenzione di comportamenti aggressivi messi in atto contro di sé ed altri.
      3. Terzo anno: per gli studenti che hanno già affrontato il loro percorso di Peer educator, frequentanti il quarto anno, è previsto un percorso di affiancamento ai peer educator più giovani, per portare le loro esperienze e testimonianze, nel percorso formativo e nella progettazione degli interventi.
      E' possibile integrare l'intervento con alcune azioni formative rivolte a insegnanti, collaboratori scolastici e genitori.
  • Valutazione prevista/effettuata
    • Nei primi anni di intervento la metodologia di valutazione di risultato prevedeva l'utilizzo di strumenti standardizzati di valutazione in fase preliminare (questionari rivolti ai destinatari diretti dell'intervento, ai genitori e agli insegnanti), in interfase (incontri di briefing e debriefing) e al termine del percorso (questionari post intervento rivolti ai destinatari diretti dell'intervento, ai genitori e agli insegnanti, riunione di verifica finale, con la partecipazione del professore referente per la scuola del progetto).

      L'onere organizzativo (stampa e distribuzione del pre e post test, nonché il tempo per la distribuzione e per la compilazione) ma soprattutto l'esiguità dei risultati ottenuti (all'analisi ANOVA poche scale risultavano significativamente differenti) hanno persuaso nell'abbandonare progressvamente questi strumenti (risultati aspecifici e poco applicabili a un contesto non clinico e poco sensibili nel rilevare cambiamenti in un range temporale tutto sommato ridotto), per prediligere un sistema self report di autovalutazione dei principali determinanti oggetto dell'intervento. Da poco abbiamo introdotto digital tool come strumento di valutazione (sondaggi self report su Google form) ottenendo un miglior riscontro sia in termini di sostenibilità, sia in termini di risultati. Attualmente dunque la valutazione di risultato non si riferisce a standard, ma alla rilevazione degli indicatori concordati nel gruppo di progetto e all'osservazione di un trend migliorativo tra il pre e il post test.

      Per la valutazione di processo si utilizzano report di processo di lavoro, report attività di briefing e debriefing e schede osservazione gruppi di lavoro
  • Note
    • Trattandosi di un progetto la cui una metodologia di lavoro è co-costruita con i ragazzi, genitori e insegnanti per rispondere alle esigenze del contesto, "Oggi che fai?" si può integrare esperienze/progetti pregressi o in atto attinenti alla prevenzione del bullismo.
Tema di salute prevalenteTemi secondariSettingDestinatari finali
SALUTE MENTALE / BENESSERE PSICOFISICO
Bullismo
Resilienza
LIFESKILLS
Ambiente scolastico
Scuola secondaria di secondo grado
Obiettivi specifici e interventi/azioni
Documentazione di progetto
Materiale di comunicazione e informazione
Brochure informativa
Materiale di comunicazione e informazione
Brochure informativa
Materiale di comunicazione e informazione
Corso per formazione operatori
Materiale di comunicazione e informazione
Corso per formazione operatori
Materiale di comunicazione e informazione
Scheda sintetica di presentazione del progetto
Materiale di comunicazione e informazione
Scheda sintetica di presentazione del progetto
Materiale formativo/educativo
Fotolinguaggio
Materiale formativo/educativo
Fotolinguaggio
Materiale formativo/educativo
Metodologia - Descrizione delle attività
Materiale formativo/educativo
Metodologia - Descrizione delle attività
Relazione finale
Relazioni 2005/2020
Relazione finale
Relazioni 2005/2020
Documentazione progettuale
Prima stesura Progettuale (2005/2006)
Documentazione progettuale
Prima stesura Progettuale (2005/2006)
Documentazione progettuale
Progetto "Oggi che fai" aggiornato (2019/2020)
Documentazione progettuale
Progetto "Oggi che fai" aggiornato (2019/2020)
Strumenti di analisi e valutazione
Griglia di osservazione per gruppo di lavoro
Strumenti di analisi e valutazione
Griglia di osservazione per gruppo di lavoro
Strumenti di analisi e valutazione
Sondaggi su Google Drive per la valutazione dell'intervento
Strumenti di analisi e valutazione
Sondaggi su Google Drive per la valutazione dell'intervento
Pubblicazione su rivista scientifica
"Digital Tool" (2019)
Pubblicazione su rivista scientifica
"Digital Tool" (2019)
Pubblicazione su rivista scientifica
"La salute come responsabilità sociale condivisa" (VIII congresso nazionale SIPS)
Pubblicazione su rivista scientifica
"La salute come responsabilità sociale condivisa" (VIII congresso nazionale SIPS)
Pubblicazione su rivista scientifica
"Working on trasversal skills trough peer education i secondary school" (Zucchi, Cosola)
Pubblicazione su rivista scientifica
"Working on trasversal skills trough peer education i secondary school" (Zucchi, Cosola)
Documentazione azioni interventi
Allegato/link esterno
Report 2010-20132011
Report 2010-20132010
Allegato 12007
Altro
Relazione stato di avanzamento -2010
Relazione finale
Report progetto 2018/20192019
Report 2014-20172017
Report 2014-20172015
Report 2014-20172014
Report 2010-20132013
Report 2010-20132012
Materiale di comunicazione e informazione
Allegato non descritto2019
Categoria non definita
Report 2018/20192018
MandatiScuola PoloFinanziamenti
Piano Nazionale di Prevenzione (PNP)
Piano Regionale di Prevenzione (PRP)
Piani locali / Aziendali di prevenzione e promozione della salute
Alternanza scuola lavoro
Altro
 Leggi Nazionali (285, 309)
Leggi Regionali
Responsabili e gruppo di lavoroEnti promotori e/o partner
ZUCCHI SERENA (responsabile)
ASL TO 3, S.C. Psicologia
Email: szucchi@aslto3.piemonte.it
LORENZO MINA
DISTRETTO A. METROP CENTRO -ASL TO3
Email: lmina@aslto3.piemonte.itl
Azienda Sanitaria
ASL To 3, S.C. Psicologia

Amministrazione Locale
Università di Torino, Dipartimento di Psicologia

Amministrazione Locale
Università di Torino, Dipartimento di Psicologia


Dors Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute